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Nei famosi anni 60, Positano oltre al fenomeno hippy, scopriva e sperimentava l’interessante fenomeno della “Moda Positano”

Quando si partiva dalla città per una gita al mare, frequentemente non ci si sentiva a proprio agio, visto l’abbigliamento inadatto, perché come per incanto, il clima in questa baia dorata è sempre mite, e quindi si andava alla ricerca di parei, bermuda, pantaloncini, costumi e tutto quanto poteva essere utilizzato sulla spiaggia o in barca.

Quindi i primi negozi di ceramiche, souvenir, etc.…vengono assaliti da richieste del genere. Essendo gli abitanti di origine commercianti, inventarono la famosa “Moda Positano” improvvisandosi sarti di successo, tagliuzzando foulard, asciugamani di lino o cotone, e qualche volta rovinando anche i corredi delle spose, trasformando lenzuola finissime ricamate a mano e vecchi centrini da tavolo di tombolo o uncinetto, in elegantissimi abiti da sera.

Questa moda stravagante venne apprezzata dai primi momenti, perché diversa e impensabile dai sarti cittadini. I “pezzari”, aiutati dalla bellezza del posto, avendo un carnet di ospiti stravaganti e facoltosi ma con tanta voglia di “diversità”, andarono a rifornirsi nei mercatini dell’usato poiché i corredi familiari erano finiti, avendo svuotato già tutte le casse da corredo delle spose.

Storia Antica Sartoria

Antica Sartoria Positano

Furono proprio gli improvvisati sarti commercianti che aiutati da imprenditori come Benetton e Fiorucci, inventarono il tinto in capo per dare più scelta di colori, importando garze indiane mischiate con i vecchi merletti sottratti ai corredi, richiamarono l’attenzione di molti stilisti a produrre capi in bianco e dando un’infinita scelta di colori successivamente a seconda dell’esigenze, proprio qui a Positano.

Nascevano tante piccole botteghe come funghi, ed in una di queste, Giacomo Cinque riversava ed esprimeva tutto l’amore per i ricami e l’arte, realizzando ancora oggi capi stravaganti e qualche volta irripetibili.

Proprio per realizzare sempre capi unici, girando i vari mercatini di antiquariato, incontra Riccardo Ruggiti ed insieme conducono l’Antica Sartoria presente con i punti vendita sia sulla spiaggia di Positano, sia al centro del paese nella piazza dei Mulini, dove è rituale rifarsi le valigie per le continue vacanze.

 

Antica Sartoria Positano

Furono proprio gli improvvisati sarti commercianti che aiutati da imprenditori come Benetton e Fiorucci, inventarono il tinto in capo per dare più scelta di colori, importando garze indiane mischiate con i vecchi merletti sottratti ai corredi, richiamarono l’attenzione di molti stilisti a produrre capi in bianco e dando un’infinita scelta di colori successivamente a seconda dell’esigenze, proprio qui a Positano.

Nascevano tante piccole botteghe come funghi, ed in una di queste, Giacomo Cinque riversava ed esprimeva tutto l’amore per i ricami e l’arte, realizzando ancora oggi capi stravaganti e qualche volta irripetibili.

Proprio per realizzare sempre capi unici, girando i vari mercatini di antiquariato, incontra Riccardo Ruggiti ed insieme conducono l’Antica Sartoria presente con i punti vendita sia sulla spiaggia di Positano, sia al centro del paese nella piazza dei Mulini, dove è rituale rifarsi le valigie per le continue vacanze.

Vista l’esigenza e la mancanza di sarte e corredi, e alla continua scoperta di nuovi posti, dove produrre, col nostro gusto e la nostra cultura, tenendo i prezzi accessibili ad un turista attento ai dettagli, ma sempre con la valigia aperta. Quindi produciamo in tutto il mondo e vendiamo in tutto il mondo, ma col cuore, la cultura e lo spirito Positanese.

Vista l’esigenza e la mancanza di sarte e corredi, e alla continua scoperta di nuovi posti, dove produrre, col nostro gusto e la nostra cultura, tenendo i prezzi accessibili ad un turista attento ai dettagli, ma sempre con la valigia aperta. Quindi produciamo in tutto il mondo e vendiamo in tutto il mondo, ma col cuore, la cultura e lo spirito Positanese.

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